A Trevi il più antico olivo dell'Umbria
A cinquecento metri dalla Cooperativa DiTrevi si trova l'olivo di Sant'Emiliano, l'olivo vivente più antico dell'Umbria.
Una tradizione ininterrotta lo identifica con l'olivo al quale fu legato il santo patrono di Trevi - Sant'Emiliano, appunto - per esservi ucciso. La "passione" di S. Emiliano ci è narrata da un antico codice del IX secolo, con evidenti riferimenti a uno scritto preesistente. Dopo innumerevoli supplizi inferti all'eroico vescovo, rimanendo questi sempre fermo nella sua fede, "lo legarono ad una giovane pianta di olivo", ove fu decapitato. Correva l'anno 304, 1700 anni fa.
La pianta monumentale è formata da tre tronchi, provenienti da un unico ceppo di circa nove metri di circonferenza. È situata ad una quota bassa e ha caratteristiche non comuni: infatti, tutte le altre piante circostanti sono state più volte distrutte dalla galaverna mentre l'olivo di Sant'Emiliano ha resistito nei secoli.
Dall'esame genetico risulta appartenere a una varietà molto affine alla Moraiolo, diffusa in tutto il territorio circostante e determinante per la qualità dell'olio di Trevi.
Dista soltanto duecento metri dal recinto dell'abbazia benedettina di Bovara e si trova su un terreno che da sempre fu dell'abbazia. Questo, quindi, conferma che anche a Bovara i monaci dedicarono le loro attenzioni agli ulivi in perfetto accordo con l'uso di reintrodurre la cultura di questa pianta da parte delle comunità monastiche.
Ci piace credere che la grande attenzione dei trevani verso l'olivicoltura e la conseguente grande rinomanza dell'olio di Trevi siano derivati anche da questa pianta che suscita ammirazione per il suo aspetto monumentale e che da sempre è legata alla memoria di S. Emiliano.
(fonte www.olioumbro.com)
0 Comments:
Posta un commento
<< Home